martedì 21 settembre 2010

Internet: siti web e blog per vendere di più

Nuove forme di comunicazione di successo
Costi contenuti e possibilità di raggiungere utenti di nicchia attraverso i motori di ricerca

Il sito web è diventato uno strumento di comunicazione indispensabile per qualsiasi azienda o professionista; spesso affiancato da strumenti evoluti, come i social network o i blog aziendali, è infatti sempre più importante per raccogliere le opportunità offerte dal mercato e per avere successo commerciale.

A differenza però dei canali pubblicitari tradizionali, come la carta stampata, la televisione o la radio, Internet ha un costo-contatto ancora molto basso, essendo nel contempo uno strumento più elastico e dinamico.

Si pensi ad esempio alla velocità con cui è possibile aggiornare il vostro catalogo di prodotti attraverso un sistema Cms (Content Management System), cioè un sito dinamico che potete gestire in autonomia, senza passare da chi ve lo ha realizzato.
Addirittura in rete esistono prodotti per pubblicare la vostra attività che sono completamente gratuiti.
Il consiglio è però di affidarsi ad un esperto almeno per la cura dell’aspetto grafico e dell’organizzazione dei contenuti.

Un altro vantaggio di poter gestire un sito web dinamico è la possibilità di testare il gradimento dei propri prodotti direttamente con i consumatori perché consente un rapporto diretto con loro, stimolandoli a fornire le loro opinioni o i loro suggerimenti. Un sito web consente inoltre un rapido aggiornamento della comunicazione di marketing e permette di essere visibili a qualsiasi ora e in qualsiasi zona geografica.

Le statistiche dicono che il numero di ore passate davanti al web da parte di un europeo superano ormai le ore trascorse di fronte alla Tv. Una delle caratteristiche di spicco di un sito web dinamico è la sua immediata visibilità.



Quando l’associazione culturale di Torino «Momus arte e design» (www.momustorino.com) decise di pubblicare il suo sito web (solo pochi mesi fa) nessuno avrebbe mai pensato a un successo di pubblico in così breve tempo. I tre fondatori sono giovani che si occupano di shop on-line, di forniture di arredamento e organizzazione di eventi nel settore del design. Le loro iniziative si sono concentrate al passaparola sul web, fondamentali per farsi conoscere. Il sito è infatti affiancato da strumenti di «socializzazione» tra cui Facebook (1013 iscritti dopo appena due mesi, nel momento in cui scriviamo) e Twitter che hanno lo scopo di aumentare esponenzialmente la visibilità delle iniziative.

Altra caratteristica di un sito web dinamico è la sua immediata e facile consultazione. Tutti i prodotti o servizi trattati dall’azienda, possono essere aggiornati e visionati a qualsiasi ora, in qualsiasi momento e in qualsiasi formato.



E’ per questo che la giovane autrice del blog www.lucedellabitare.blogspot.com ha pensato di affiancare questo strumento flessibile al sito web di famiglia www.ramellafranco.it, entrambi rinnovati da poche settimane: sito web e blog permettono un rapido dialogo tra l’azienda di Ivrea e i propri clienti.

Non si dimentichi, inoltre, l’efficacia di questo strumento per raggiungere nuove nicchie di mercato, in quanto il web consente di ricercare prodotti e informazioni molto specifiche tramite i motori di ricerca: anche un sito molto settoriale può essere facilmente raggiunto dall’utente. E’ per questo che, ad esempio, un professionista è tenuto a confezionarlo nel migliore dei modi, come ha fatto un’esperta di interior design con il suo www.barbarab.it.



Realizzare un sito Internet non significa solo inserire dei testi e delle immagini relativi a prodotti, ma curare in maniera innovativa l’aspetto della propria immagine, instaurando un dialogo con i propri lettori.

Consulente aziendale per il posizionamento sui motori di ricerca

venerdì 18 giugno 2010

L'effetto San Matteo, la Googlearchy e altri fenomeni emergenti della rete


Consulente aziendale nel posizionamento sui motori di ricerca



Quando si considera il Web, la domanda fondamentale non è più se le vostre opinioni possano o meno venire pubblicate. Di fronte alla giungla di documenti presenti la domanda è piuttosto la seguente: se pubblico una informazione in rete, qualcuno la noterà? [1]

I motori di ricerca scelgono le pagine secondo quello che è stato definito con il nome di "effetto San Matteo" [2], cioè le pagine che sono più power law distribution cliccate [3], e collegate da altri siti, sono anche quelle che appaiono ai primi posti. A questo punto però il motore di ricerca mette ancor più in evidenza queste pagine, tanto che gli utenti tendono a cliccarle ancora di più creando un circolo vizioso che si è supposto portasse a una "dittatura" dei motori di ricerca. In cui solo alcune pagine molto visibili dominano la nostra ricerca dell'informazione. Fenomeno, quest'ultimo, indicato da alcuni autori con il nome di Googlearchy [4].

In particolare l'effetto San Matteo presuppone che i motori di ricerca influenzino il traffico degli utenti attraverso rigide strategie di posizionamento delle pagine, e si è argomentato che possano generare una spirale tutt'altro che virtuosa che amplifica la dominanza dei siti già popolari secondo una strategia legata al ranking. Questa polarizzazione potrebbe cioé condurre ad un monopolio pericoloso delle informazioni: l'evolvere di una rete non democratica.

Nella pratica accade questo: i motori di ricerca costruiscono i propri indici e ritornano i risultati della ricerca a un utente che fa una interrogazione con un certo ordine, e le prime pagine sono in genere quelle considerate più rilevanti.

Però l'effetto San Matteo non spiega alcuni comportamenti emergenti del Web ma fornisce altresì materia prima per studi che spaziano dalle dinamiche delle reti alla psicologia sociale.

Quello che vogliamo dimostrare in questo articolo è come non esista una Googlearchy, cioè un vero monopolio dei motori sulle informazioni presenti in rete.


L'EMERGENZA DI COMPORTAMENTI IN SISTEMI COMPLESSI ADATTIVI NEL WEB


Il comportamento dell'utente durante la ricerca sui motori non era mai stato considerato in studi precedenti, ma diventa qui fondamentale per spiegare l'apparizione di nuovi fenomeni emergenti.
Reti complesse come Internet e il World Wide Web possono presentare comportamenti emergenti inaspettati, tipici dei sistemi complessi adattivi, la cui caratteristica è quella di avere un adattamento fisico che può fare emergere strutture di tipo auto-organizzative e auto-riproducentesi [5].

Da uno studio empirico, di cui parlereno tra poco, è possibile dimostrare che gli utenti che compiono ricerche sui motori cliccano, per così dire, anche risultati molto in basso nella lista dei link rilevanti, generando una ridistribuzione del traffico a favore delle pagine meno popolari.

La conseguenza principale di questo fenomeno va esattamente contro l'impressione generale, che presuppone considerare i motori di ricerca come i principali monopolizzatori dell'informazione, con la capacità di presentare solo certi siti e non altri.
Si dimostra invece come anche nuove pagine poco indicizzate abbiano un'alta probabilità di essere scoperte rispetto a quanto si sarebbe potuto prevedere con il modello teorico.


GLI EFFETTI TOPOLOGICI DEL COMPORTAMENTO SOCIALE SU INTERNET


Quattro scienziati italiani, che come spesso succede non hanno trovato in Italia le condizioni per poter lavorare e sono così migrati negli Stati Uniti, hanno condotto uno studio empirico [6] che spiega come l'influenza dei motori di ricerca non monopolizzino affatto l'accessibilità (e la popolarità) delle informazioni in linea: cioè che siti più popolari ricevano meno traffico di quanto ci si potrebbe aspettare dalle regole del ranking.

I quattro fisici [7] che hanno condotto l'esperimento (che potete trovare a questo link) sono Santo Fortunato, Alessando Vespignani, Filippo Menczer, Alessandro Flammini, dell'Università dell'Indiana.

Lo studio qui presentato vuole sfatare un preconcetto: il timore del presentarsi di una situazione in cui un ciclo auto-rinforzante della popolarità possa generare una topologia di Internet in cui solo un numero limitato di fonti di informazioni predominerà.

Tuttavia anche se è vero che le pagine con più link e traffico verranno evidenziate per prime (perchè questo è anche quello che pretendiamo dai motori di ricerca), dimostreremo che nello stesso modo anche le pagine che non sono ai primi posti sui motori hanno una loro probabilità relativamente alta di essere viste e visitate.

L'effetto San Matteo viene, in altre parole, mitigato dal funzionamento dei motori e soprattutto dal comportamento degli utenti.

Usando i dati di posizionamento di motori come Google e Yahoo e i dati del traffico generato da Alexa (servizio che misura i dati raccolti dalla Toolbar degli utenti), gli autori hanno inviato circa 30mila interrogazioni e catalogato il risultato di alcuni milioni di risultati rilevanti, osservando come la natura empirica delle curve vada contro l'ipotesi della supposta dittatura dei motori.

Hanno poi tracciato un grafico del traffico dei collegamenti inbound in modo tale che il pendio della linea avrebbe rivelato se e in che natura il ranking della pagina venisse influenzato dall'aumento del traffico.
Si è visto che per i siti da 100 a 1.000.000 di collegamenti inbound, traffico e collegamenti mantenevano un rapporto proporzionale, ma la loro pendenza, costante di proporzionalità, andava contro ogni previsione.

Il traffico aumentava molto meno di quello previsto rispetto al caso in traffico e link in ingresso nei motori di ricerca cui i motori avessero contribuito ad aumentarne la popolarità. E' cioè aumentato di meno rispetto a quanto il modello prevede nel caso in cui traffico seguisse una legge di proporzionalità diretta con i collegamenti inbound.

In figura A sono state rappresentate le relazioni tra link entranti (in-degree) e traffico generato (clic sul sito). il fattore h denota la probabilità che una pagina sia cliccata in risposta a una ricerca (query).

Alla fine, il risultato dimostra che ogni collegamento inbound aumenta il traffico t rispetto a k secondo una legge di potenza con esponente gammacirca uguale a 0.8 .

I risultati indicano che il comportamento degli utenti rispetto ai motori di ricerca possa sopprimere o mitigare l'effetto dovuto alla popolarità delle pagine.


Ciò diventa ancor più chiaro quando i dati sono esaminati all'estremità del range di valori: al crescere esponenziale dei link inbound le curve tendono ad appiattirsi. Questo dimostra come all'aumentare dei collegamenti le pagine più viste tendano a raggiungere una "saturazione" della loro popolarità, e indipendentemente dall'aumento dei link entranti le pagine non possono espandere ulteriormente la loro già elevata visibilità [8].

Lo studio propone un fattore che può contribuire a spiegare questi risultati: l'interesse dell'utente. Un utente interessato ad un argomento probabilmente avrà già visitato i siti più popolari che trattano di quel soggetto. Nella lista bassa delle ricerche i motori di ricerca permettono di trovare anche pagine meno-popolari che riguardano specifici temi trattati da siti non ancora visitati e perciò appetibili all'utente.


CONCLUSIONI

Il risultato ha conseguenze concettuali e pratiche interessanti: suggerisce, controintuitivamente, come l'uso "sociale" dei motori di ricerca contribuisca a "livellare" la popolarità delle pagine, cosicché anche i siti meno popolari hanno una probabilità, superiore a quanto ci si attenderebbe, di essere trovati, e questo grazie alle dinamiche della psicologia sociale applicate alle reti di informazione.

In altre parole, se avete qualcosa di importante da dire, per la quale la comunità web potrebbe essere interessata, qualcuno la noterà, nonostante il grande traffico generato dai grossi e più popolari portali.


L'AUTORE


Claudio Pasqua è consulente aziendale nel posizionamento sui motori di ricerca per enti pubblici, aziende e università. Si occupa di studi teorici e pratici legati alle reti a inviarianza di scala, del comportamento del World Wide Web e delle applicazioni dell'econophysics.
La scienza dei sistemi complessi (il tentativo di capire i numerosi casi di ordine spontaneo o di autocorrelazione presenti in natura) e gli scenari del mondo digitale e delle sue applicazioni nel mondo reale sono alcune delle sue attività di interesse.




NOTE

[1] Secondo la nota legge di potenza e il modello "Rich Get Richer", sul web la misura della visibilità è proporzionale al numero di link entranti. Più link puntano alla vostra pagina Web, più siete visibili. Vedere anche "Perché su Internet i ricchi diventano sempre più ricchi"

[2] L'effetto San Matteo è una forma di ripartizione basata sulla cumulatività, in base alla quale ogni nuova risorsa che si rende disponibile viene ripartita fra i partecipanti in proporzione a quanto hanno già. Il nome deriva da un passo del Vangelo di Matteo misteriosamente tutt'altro che cristiano che recita:

« ...a chi ha verrà dato, in modo che abbia ancor più in abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che sembra avere. » (Vangelo secondo Matteo, XXV 25-29)

L'espressione è stata usata per descrivere un "effetto di cumulatività" più volte osservato nella comunità scientifica e descritto da Robert K. Merton, in base al quale gli scienziati che raggiungono dei successi nei primi anni della propria carriera (ad esempio pubblicando un articolo su una rivista molto nota, o con un co-autore famoso), hanno in seguito molta più facilità a pubblicare, e quindi più credibilità e successo delle properie teorie, a parità di abilità e di ogni altro fattore. Questo effetto è considerato spesso fra i casi di iniquità della scienza, nella misura in cui il successo iniziale determina effetti di ripartizione non proporzionati alle abilità negli stadi successivi. [WikiPedia]
Lo stesso meccanismo è stato proposto per spiegare anche il comportamento del Web, luogo in cui più un articolo, una pagina è richiesta e di conseguenza cliccata e più sale di popolarità.

[3] C'è chi tende a sottovalutare, o a non dare per scontata, l'influenza delle Toolbar dei search engine sul posizionamento sulle Serp. Facciamo invece notare che sono gli stessi search engine a dichiarare che i dati provenenti dai clic degli utenti che usano le toolbar vengono utilizzati per assegnare l'importanza di posizionamento delle pagine dal loro traffic ranking.

Da una nota di Alexa Toolbar: "Making a better internet"

Alexa could not exist without the participation of the Alexa Toolbar community. Each member of the community, in addition to getting a useful tool, is giving back. Simply by using the Firefox and IE toolbars each member contributes valuable information about the web, how it is used, what is important and what is not. This information is returned to the community as Related Links, Traffic Rankings and more.

e ancora...

The traffic rank is based on three months of aggregated historical traffic data from millions of Alexa Toolbar users and is a combined measure of page views and users (reach).

e ancora...

Alexa computes traffic rankings by analyzing the Web usage of millions of Alexa Toolbar users. The information is sorted, sifted, anonymized, counted, and computed, until, finally, we get the traffic rankings shown in the Alexa service. The process is relatively complex, but if you have a need to know, please read on.


Per quanto riguarda Google, invece, la sua formula semplificata (che peraltro non è quella attualmente usata) prevedeva fin dall'inizio un fattore, chiamato damping factor, il cui valore viene deciso da Google e che nella documentazione originale assumeva valore 0,85. Tale valore può essere aggiustato da Google per decidere la percentuale di PageRank che deve transitare da una pagina all'altra. Tale valore viene influenzato da molte variabili, tra cui il Traffic Ranking.

"The random surfer picks a web page and keeps clicking on links, this probability is called damping factor".

"The PageRank value of a page reflects the frequency of hits on that page by the random surfer".
Karla Alcazar
Seminar: Link mining (2004)
Intitute für Informatik - Universität Freiburg

Ecco la formula:

PR[A]=(1 - d) + dleft (frac{PR[T1]}{C[T1]} + ... + frac{PR[Tn]}{C[Tn]}right )

Dove:
  • PR[A] è il valore di PageRank della pagina A che vogliamo calcolare
  • T1...Tn sono le pagine che contengono almeno un link verso A
  • PR[T1] ... PR[Tn] sono i valori di PageRank delle pagine T1 ... Tn
  • C[T1] ... C[Tn] sono il numero complessivo di link contenuti nella pagina che offre il link
  • d è il damping factor

Cito anche quanto affermato da Fortunato, Flammini, Menczer, Vespignani nella ricerca "The egalitarian effect of search engines" pubblicato nel 2005:

"Traffic is the fraction of all user clicks in some period of time that lead to the page; this quantity, also known as view popularity, can be estimated using the Alexa Traffic Rankings service, which monitors the sites viewed by users of its toolbar"

[vedi anche J. Cho, S. Roy, and R. Adams. Page quality: In search of an unbiased web ranking. In Proc. ACM International Conference on Management of Data (SIGMOD), 2005]


Segnalo infine l'ottimo testo di Amy Langville (Assistant Professor of Mathematics al College di Charleston in South Carolina) e Carl D. Meyer (Professor of Mathematics alla North Carolina State University) dal titolo:


in particolare il cap. 12.3 dal titolo "Ranking Based on Traffic Flow" (pagine 136-138) la cui dimostrazione è troppo lunga per poter essere riportata in queste righe. Cito solo una interessante interpretazione degli autori a proposito del TrafficRank. Grazie al metodo matematico dei Moltiplicatori Langrange è possibile ottenere una soluzione che descrive la "temperatura" per ognuna delle pagine Web. Una interpretazione che affonda le sue radici nella relazione termodinamica tra entropia e calore (HotRank).


[4] cf., Hindman, M. et al., 2003. "Googlearchy: How a Few Heavily-Linked Sites Dominate Politics on the Web.".

[5] Claudio Pasqua, L'emergenza negli ecosistemi digitali e la scienza della complessità, The Daily Bit, Torino, 6 luglio 2007 e anche http://it.wikipedia.org/wiki/Emergenza

[6] Topical interests and the mitigation of search http://www.pnas.org/cgi/content/abstract/0605525103v1

[7] Filippo Menczer è professore associato di informatica, computer science presso l'ndiana University, Bloomington; i suoi interessi di ricerca sono orientati allo studio di sistemi intelligenti per il web Mining (estrazione di informazione utile da insiemi di dati). Santo Fortunato svolge un post-dottorato presso l'Indiana University School of Informatics; le sue ricerche più recenti riguardano la tecnologia delle reti e le dinamiche sociali sulla formazione di opinioni. Alessandro Flammini è assistente alla School of Informatics dell'Indiana University. I suoi interessi riguardano lo studio di reti complesse e la fisica di biopolimeri. Alessandro Vespignani è professore di informatica, scienze cognitive e fisica presso l'Indiana University; il suo lavoro si concentra sullo studio del sistemi complessi e delle reti.

[8] La seguente figura mostra i risultati dell'analisi. La previsione teorica segue una legge di potenza, ed è rappresentata da una linea retta sul grafico logaritmico. L'area blu rapprenta la previsione nel caso in cui l'effetto della googlearchy fosse vera mentre la linea chiamata "sufing model" rappresenta il caso in cui i motori di ricerca fossero neutrali, come se i visitatori navigassero sui siti senza effettuare delle ricerche.
I dati empirici non seguono una legge di potenza: è invece evidente che il traffico in entrata segue una proporzionalità con espontente inferiore a quello predetto.
Al contrario di quello cui ci si potrebbe attendere, questo risultato suggerisce che i motori di ricerca hanno un comportamento democratico, visto che indirizzano più traffico di quanto atteso verso i siti meno popolari della rete.
Questo effetto democratico viene spesso denotato con il termine googlocracy.

mercoledì 26 maggio 2010

BLOG SCIENTIFICI E LE RETI

Peppe Liberti utilizzando nodexl ha pubblicato su Randle un grafo che rappresenta i 30 blog della classifica di Wikio dei blog scientifici italiani.



I blog più citati - spiega Peppe Liberti - sono quelli su cui arrivano un maggior numero di link. In periferia trovate i blog più eclettici, quelli che trattano di questioni che raggiungono un pubblico vario non necessariamente interessato alla scienza (sono, in qualche misura, soggetti ponte verso altre reti). Al centro è posizionato il nocciolo duro del gruppo, quello fortemente correlato, dove soggiornano i nodi principali.



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sabato 8 maggio 2010

PROFESSIONE GIORNALISTA: TECNICHE E REGOLE DI UN MESTIERE

E' cambiato il modo di trasmettere la scienza sui media? Sicuramente.
Siamo in grado di distinguere l’effetto dei giornali sul pubblico rispetto ad altri media? No.
La scienza trattata dai media ha qualche effetto sui comportamenti della gente? Forse.
I media danno informazioni corrette sulla scienza? Qualche volta.

Il manuale “Professione giornalista - Tecniche e regole di un mestiere“ Alberto di Papuzzi è un punto di riferimento per coloro che intendano avviarsi alla professione giornalistica. L’autore realizza una completa e dettagliata descrizione dell’universo giornalistico italiano e straniero. Racchiude ciò che è necessario sapere sulla storia, le tecniche, il linguaggio, i diritti e i doveri di un buon giornalista.

Un buon giornalista, ma anche un divulgatore scientifico, o un ricercatore che intenda comunicare al grande pubblico, dovrebbe conoscere innanzitutto le tecniche della comunicazione tradizionale, per evitare di commettere gli errori tipici della propria categoria.

La scienza e la tecnologia sono entrate prepotentemente nella nostra società ed il libro presenta e commenta i cambiamenti intervenuti nel mestiere e quelli che verranno nel giornalismo futuro. Affronta la gestione delle informazioni nelle sue varie forme e in rapporto alle varie tecnologie. Attualmente con queste nuove tecnologie la carta stampata passa in secondo piano per quel che riguarda la divulgazione scientifica e qui si affronta il problema della gestione delle informazioni nelle sue varie forme e spiega anche come difendersi dalla voglia del giornalista di fare sensazione.

Quando la scienza apparve sui media, venne trattata come un caso speciale; solo successivamente si è capito che la notizia scientifica ha la stessa dignità di ogni altra notizia, e va trattata al pari di un pezzo di politica, sport o economia.
Delicato, ad esempio, il problema del controllo delle fonti e della correttezza delle informazioni.

Il volume illustra i diversi modi con cui deve essere trattata l’informazione dal punto di vista concettuale e linguistico. In merito alla scrittura e alle forme di rappresentazione della notizia scientifica il punto chiave è una questione lessicale: le discipline scientifiche hanno a disposizione un lessico specialistico e una terminologia tecnica, che possono presentare difficoltà di comprensione e decifrazione. Al divulgatore, quindi, il compito di comunicare con semplicità temi complessi. Il giornalista deve togliere sacralità alla scienza e portarla a livello delle altre discipline, avvicinando il pubblico tramite i meccanismi della comunicazione.

Scienziati e ricercatori scoprono e approfondiscono, gli inventori creano, ma chi ha le capacità di trasmettere al grande pubblico tutto questo? Ed in quale modo? A questi ed altri quesiti risponde Papuzzi in questo manuale, che ci racconta la professione del GIORNALISTA.


Alberto Papuzzi
Professione Giornalista
318 pag. Donzelli Editore, 2003 - Milano


giovedì 10 dicembre 2009

UNIVERSITÀ POPOLARE DI MILANO SUL CORRIERE DELLA SERA


Nel Corriere della Sera 30 Novembre 2009, pagina 13: Quando l'Università è per la terza età. Viene citata L'UNIVERSITA' POPOLARE DEGLI STUDI DI MILANO!

La formazione permanente offre di tutto. Dal corso di lingua a quello di musica a quello di filosofia e di scrittura a quello di informatica, e tutti sanno quanto oggi sia importante saper usare un computer. Una formazione a 360 gradi, rivolta a tutti, con diversi livelli di costo. Se in un istituto privato di lingua straniera un corso annuale costa intorno ai 900 euro, nelle università popolari può scendere fino a 250, e adesso anche queste ultime offrono le certificazioni.
Un corso di ceramica può costare 250 euro, quello di stilista di moda 500 euro. Sono 321 mila gli italiani interessati a questi corsi che ogni anno decidono di investire un po' dei loro soldi per iscriversi e tuffarsi in una nuova avventura di conoscenza.

Sono comunque ancora troppo pochi. La grossa fetta della torta, 90 mila iscritti, se l' aggiudica l'Unieda, Università popolare (Unione per l'educazione degli adulti), seguono le altre università popolari con 80 mila iscritti, l' Unitre (Università della terza età) con 52 mila iscritti, la Federuni (altre università della terza età) con 51.890, l' Auser (onlus per gli anziani) con 34.700, la Cnupi (Confederazione delle università popolari tra cui quella di Milano) con 12.500.
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Leggi l'articolo sul Corriere della Sera

Il sito web dell'Università Popolare di Milano è www.unipmi.it
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domenica 18 ottobre 2009

L'ATTENDIBILITA' DEI MEDIA GENERALISTI: TV E STAMPA

I media tradizionali (TV e stampa generalisti) quanto sono fonti attendibili? Fanno buona divulgazione? E' quanto è stato affrontato in una conferenza dal titolo: "Le risposte della scienza alle domande dell'astronomia".
La seguente presentazione è corredata da slide con link di approfondimento.

giovedì 30 aprile 2009

SEI UNA DONNA INVENTRICE O INNOVATRICE? ITWIIN TI PREMIA

CANDIDATI o SEGNALA UNA CANDIDATA!

Scadenza del bando: 15 maggio 2009

Per l'anno 2009 ITWIIN premia donne italiane eccezionalmente creative, in tutti i settori e per tutte le professioni, per il riconoscimento dei successi professionali e individuali. In particolare, un premio sarà assegnato alla migliore invenzione femminile e un secondo premio alla migliore innovazione per le categorie delle imprenditrici e delle libere professioniste.

Le domande di partecipazione vanno inoltrate all'indirizzo office@itwiin.org inviando gli appositi moduli entro e non oltre il 15 maggio 2009.

I requisiti principali per la candidatura al Premio Migliore Inventrice sono:

  • l'invenzione proposta deve avere un brevetto europeo (tipo EP B1);
  • il brevetto proposto deve essere stato rilasciato prima del 1.1.2007.

Possono invece partecipare al concorso per il Premio Migliore Innovatrice le imprenditrici o socie d'impresa nell'accezione più vasta dei termini e le libere professioniste iscritte ad albi professionali o lavoratrici atipiche o autonome, operanti nel pubblico o nel privato.

L'iniziativa si inserisce nella celebrazione dell'Anno Europeo della Creatività e dell'Innovazione, come attività volta alla sensibilizzazione sull'importanza della creatività come dote personale e fattore determinante per lo sviluppo economico e culturale dell'Europa (qui il link all'evento nel calendario europeo e qui il link all'evento nel sito italiano dedicato).

Il premio italiano precederà l'evento europeo "The European Women Inventors & Innovators Network (EUWIIN) Exhibition, Conference & Award Ceremony", che si terrà a Helsinki, Finlandia, dal 7 al 9 Ottobre 2009. ITWIIN parteciperà attivamente all'organizzazione dell'evento promuovendo le inventrici e innovatrici italiane con il coinvolgimento diretto delle vincitrici italiane.

La cerimonia italiana di premiazione avverrà il 18 Giugno 2009 presso il Circolo della Stampa, a Palazzo Serbelloni, Milano.

SCARICA I DOCUMENTI E LA MODULISTICA

Bando

Modulo A Migliore Inventrice

Modulo B Migliore Innovatrice

MAGGIORI INFORMAZIONI SUL SITO: www.itwiin.it


lunedì 16 marzo 2009

WEB ANALYTICS… TUTTO QUELLO CHE VOLEVATE SAPERE! PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA A WAS 2009


Eric Peterson e altri autorevoli professionisti di settore animeranno due giorni di conferenza dal taglio spiccatamente educational interamente dedicati alla Web Analytics e ai servizi connessi.
Operatori del settore e un’area Expo arricchiranno le tematiche trattate con riferimenti concreti e servizi innovativi, con l’obiettivo di divulgare i vantaggi strategici della Web Analytics.
WAS 2009 è a Milano il 17-18 Marzo 2009.

Milano, 20 Febbraio 2009 – Procedono spediti i preparativi di WAS 2009, il primo appuntamento italiano (17 e 18 Marzo Business Center Crowne Plaza Hotel, Milano Linate) www.webanalyticstrategies.com in cui i professionisti della Web Analytics e del marketing digitale discuteranno un’agenda ricca di tematiche innovative e di grande interesse, sia per i partecipanti sia per gli operatori del settore.
Agli aspetti salienti della Web Analytics sono state accostate anche le molteplici contaminazioni che la animano e le grandi e affascinanti innovazioni che caratterizzeranno il prossimo futuro dei Media Digitali.
La presenza di Speaker di alto profilo, l'attenzione riposta alla preparazione dei singoli interventi e il taglio prettamente educational dell'evento, rappresentano la grande sfida e l'innovazione di WAS.


Alcune novità: Grazie all’intervento di Laura Paxia, Director at Large della Web Analytics Association, la più autorevole associazione di settore, WAS 2009 ha ottenuto il patrocinio della WAA e di altre autorevoli associazioni e la presenza, per la prima volta in Italia, di Eric Peterson, padre e Guru della Web Analytics.
Attorno a Mr. Peterson e con il contributo di autorevoli professionisti italiani tra cui Mauro Lupi, Marco Loguercio, Salvatore Ippolito, Cosimo Accoto, Marco Rivosecchi e tanti altri, è stata tessuta un’agenda lavori di grande interesse e livello scientifico.
I due giorni di Conference mirano a evidenziare gli aspetti legati alla misurabilità dei media digitali e alle campagne pubblicitarie on line, declinandone, anche con esempi concreti, tutti i vantaggi e le opportunità.

Il monitoraggio delle conversioni provenienti dalle campagne di e-mail marketing, dai search engine, dai social networks e dall’innovativo mobile marketing, rappresentano soltanto alcuni degli elementi di grande interesse di cui si dibatterà all’evento.
A supporto degli elementi teorici trattati dai Guru, è stata organizzata un’area Expo & Coffee per offrire ai partecipanti anche momenti di approfondimento tecnico e operativo con gli operatori del settore che presenteranno, proprio a WAS, interessanti novità tecnologiche.
Workshop tematici sponsorizzati rappresenteranno un’ulteriore occasione per conoscere in anteprima prodotti e servizi legati alla Web Analytics.

L’obiettivo di WAS 2009, già raggiunto in agenda, è quello di creare un momento di valore tecnico scientifico capace di accostare le aziende ai servizi e alle tecnologie che caratterizzano, già oggi, il marketing digitale e alle sue straordinarie e innumerevoli opportunità.

Interverranno a WAS 2009:


Eric Peterson - Padre della Web Analytics, Speaker di fama mondiale
Laura Paxia - Director at Large & Member of Web Analytics Association Board of Directors
Marco Loguercio - Fondatore e Amministratore Unico di SEMS
Mauro Lupi - Presidente e co-fondatore di Ad Maiora
Cosimo Accoto - Ricercatore e studioso di New Audiences, Digital Customers e Software Studies
Giuseppe Fragola - CEO ImetriX Media Analytics
Stefano Marioni - Founder & President di Extrapola Group
Marco Rivosecchi - Founder & President di Kiwari
Salvatore Ippolito - Sales Director di Microsoft Advertising Italia
Massimo de Magistris - Digital Solution Director di Microsoft Advertising Italia
Ralf Haberich - Responsabile Marketing Europe Nedstat
Maurizio Fionda - Founder and CEO Diennea
Fabio Ricci - Consulente e Sviluppatore di applicazioni Web e Mobile
Sean Carlos - Presidente Antezeta e Docente alla British Columbia University
Sasha Monotti - Founder di BlogMeter
Silvia Gilotta - Eye-Tracking Product Manager in srlabs


L’accesso all’evento è su invito o a pagamento.
Per maggiori informazioni è disponibile il sito dell’evento www.webanalyticstrategies.com


Dal 2000, WIRELESS è il punto di riferimento italiano della filiera di operatori nel settore delle tecnologie ICT, in particolare wireless, Web e New Media. WIRELESS anticipa scenari e soluzioni, offre occasioni di dibattito, confronto, scambio commerciale e networking tra aziende.
WIRELESS, partner ideale per disegnare, organizzare e realizzare eventi B2B e B2C di successo. Nel 2008 ha visto partecipare agli eventi oltre 11.500 visitatori, 257 aziende sponsor ed espositrici con oltre un milione di pagine web viste, 272.000 visitatori unici sui propri siti e 8.300 nuovi nominativi inseriti nel database.

Dal 2005, WIRELESS realizza eventi nel web marketing come Everything But Advertising Forum, E-Mail Power, Proximity Marketing, Touristech e Media 2.0 Expo www.gowireless.it.