lunedì 16 giugno 2008

CROWDSOURCING E CROWDFUNDING PER GENI CREATIVI DI IMPRESA

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Come può un "creative genius", un gruppo o un'impresa utilizzare le tecnologie del Web 2.0 (ovvero i nuovi media partecipativi) per risolvere un problema sfruttando a proprio vantaggio l'"intelligenza collaborativa"?
E come può fare emergere le potenzialità inespresse di una idea o di un progetto che ha difficoltà a essere finanziato?

Lo può fare grazie rispettivamente al Crowdsourcing e al Crowdfunding, due neologismi che imprenditori, professionisti e imprese dovrebbero iniziare a comprendere se intendono mantenersi competitivi nel mercato internazionale.

Nel primo caso, crowdsourcing (crowd + outsourcing) indica un modello di business che affida al pubblico la soluzione di un problema o di una idea creativa. Si tratta di una strategia basata sul problem solving collettivo (strategia win-win): chi ha un problema può contare su una platea vastissima di potenziali solutori, e i solutori possono trarre vantaggio dalla eventuale ricompensa.


crea crowdsouring

Crowdfunding è invece un neologismo che descrive una forma di "mecenatismo 2.0". Un modello di fund raising collettivo che consiste nella raccolta di denaro tra il pubblico di sostenitori per il sostegno di importanti iniziative.

Vi sembra fantascienza? Non proprio. Con le imprese già funziona e ora si sta muovendo anche la ricerca, come spiega in un video su SCIVEE il ricercatore Andrea Gaggioli [qui il suo blog], Ph.D. in Psicobiologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Milano, i cui studi riguardano, tra l'altro, le modalità di interazione Uomo-Computer e lo studio della qualità dell'esperienza associata all'uso di ambienti virtuali e immersivi.
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Per approfondire: www.creainternational.com