Per chi se lo fosse perso, ecco il video dell'atterraggio di Paolo Nespoli a bordo di quel che resta della Soyuz. «Il rientro con la navetta russa Soyuz? È come un frontale fra Tir e utilitaria, e tu sei sull’utilitaria" - ha commmentato Nespoli al suo rientro - "Sei racchiuso in bozzolo - ha proseguito riferendosi alle dimensioni ristrette dell’abitacolo della Soyuz - e sembra che la navetta vada in pezzi in continuazione: è un’esperienza forte. Una volta atterrato, la gravità ti sollecita i muscoli, che non usavi da sei mesi, e ti senti come se pesassi 200 chili".
"C’è poco da spiegare: mia figlia, che ha 2 anni, dopo sei mesi di collegamenti in teleconferenza si è convinta che vivo nella tv. In questi sei mesi ero in conferenza con lei ogni due settimane. Una volta è venuta verso lo schermo e ha girato la schiena verso lo schermo. Io non capivo perchè facesse così, ma poi mia moglie mi ha spiegato che Sofia voleva che la prendessi in braccio. Dopo qualche volta si è convinta che vivo in uno schermo. Così l’altra sera, "nel vedermi di persone dopo tanto tempo, mi ha chiesto: ma non vivi dentro il televisore?". "Adesso - ha detto ridendo - "sono contento di essere uscito dal televisore e di essere vicino a lei".
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